“Vogliamo esprimere assoluta solidarietà ai dipendenti della Pubbliservizi, con l’auspicio che la vicenda possa aggiornarsi ad uno spiraglio normativo per poter evitare il fallimento d’impresa. Si tratta, e non serve ricordarlo, di una questione delicata e che preoccupa. Una questione che non va sottovalutata, soprattutto per tutelare e salvaguardare i 400 dipendenti” lo afferma l’esponente del Movimento per l’Autonomia Salvo Di Salvo, intervenendo sulla decisione del Tribunale di Catania che ha dichiarato, di fatto, in liquidazione giudiziale la Pubbliservizi Spa, società partecipata al 100% dall’ex provincia ora Città Metropolitana di Catania.

“Il caso Pubbliservizi è l’esempio più doloroso di come sia ormai ragionevole intraprendere l’iter legislativo che possa portare ad un testo che sostituisca la legge n. 56 del 7 aprile 2014 che riforma gli enti locali e che ha ridefinito l’ordinamento delle province, istituendo le città metropolitane. Entrambe, rientrando negli enti di area vasta, non prevedono più la presenza di organi elettivi di primo grado” aggiunge Di Salvo

“Dall’effettiva entrata in vigore della legge Del Rio – prosegue –  numerose tra le ex province, adesso, città metropolitane sono in default finanziario e a gestione commissariale. Questa assume la rappresentanza sia di Governo che di Consiglio Metropolitano, peraltro, già in origine, non eletti dai cittadini”.

“Si è sottratto – conclude Salvo Di Salvo –  un livello di democrazia. Le conseguenze di una legge fallimentare sono evidentemente palesate dai problemi di gestione del territorio a discapito dei comuni che ne fanno capo. È auspicabile, dunque, un ritorno all’elezione diretta del Presidente e del Consiglio delle Città Metropolitane. Passaggio fondamentale per le funzioni che questi esercitano tra comuni, regione e stato”.